sabato 15 ottobre 2016

TEOREMA CATHERINE - RECENSIONE

Recensione Teorema Catherine John Green

 
Da quando ha l’ età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con 19 Catherine. E tutte l’ hanno piantato.
Così decide di inventare un teorema che preveda l’esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un’ altra volta. Tutto questo del corso di un’ estate gloriosa,passata con l’ amico Hassan a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età,ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.
 
 
Colin, il protagonista, è un ragazzo a primo impatto molto egocentrico e cinico, ma in realtà sensibile e bisognoso di attenzioni.
A tre anni è già in grado di leggere autonomamente uno dei tanti giornali di suo padre dimostrando di avere un’intelligenza al dì sopra del normale. Ma per i genitori questo suo aspetto diventa una fissazione, uno strumento con il quale potersi vantare del proprio figlio senza però pensare al bene di Colin che ne risente attraverso i rapporti con il mondo esterno.
Infatti spesso viene preso di mira dai compagni, che lo feriscono sia fisicamente che psicologicamente. Nonostante tutto,però, Colin va avanti perché è convinto di essere superiore rispetto ai suoi coetanei e crede fermamente  di poter diventare un genio famoso in tutto il mondo. In seguito capirà che il suo grande intelletto non farà di lui un portento, e quindi intraprenderà una strada completamente  diversa, che aveva in  mente.
 
Il migliore amico di Colin, Hassan, è un ragazzo musulmano anti convenzionale e fuori dagli schemi, che blocca i sapienti discorsi dell’amico sul nascere. È ironico e impulsivo, ma anche lui ha le sue debolezze.
 
Lindsay è quella fantastica ragazza che ha il grande pregio di non chiamarsi Catherine, simpatica ma che davanti alle persone indossa una maschera, fingendo di essere qualcun’altro. Solo con Colin riuscirà a tirar fuori la vera sé stessa e scoprirà che hanno in comune uno strano vizio: quello di mordersi il pollice.
 Da principio il libro  possiamo definirlo molto carino, la storia che racconta altrettanto ma andando avanti nella lettera il libro risulta troppo statico e sicuramente annoia da morire. Nonostante questo è un libro molto particolare e insolito che dove incontriamo equazioni matematiche e anche un po’ di statistica. Il fine però per la quale viene utilizzata è veramente bizzarro, ma può un tizio che si definisce uno asso in tutto ciò che fa essere così tanto stupido da pensare che  rimorchiare una ragazza  possa essere paragonato alla matematica ?  Non si diceva per caso che quest’ ultima non fosse  un’ opinione ?   
<< Il passato è una storia logica ma il futuro, che non è stato ancora ricordato da nessuno, non ha bisogno di avere un senso. Si stendeva di fronte a Colin infinito , inconoscibile e bellissimo. >>


ANNO DI PUBBLICAZIONE : 2006
PAGINE : 338
VOTO : 6.5 /10
PREZZO : 14

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