giovedì 27 luglio 2017

Recensione : "Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore" di Susanna Casciani.




Per Anna da Anna


Resta viva.

Non accontentarti.

Porta i tuoi occhi a fare una passeggiata, appena puoi.

Non rinunciare ai tramonti, alla speranza.

Accetta la sofferenza. Accetta la felicità. Accetta la forza che a volte ti pervade.
Non lasciarti schiacciare da quello che è stato, da quello che non hai. Non farti portar via la gentilezza, la curiosità, la fantasia.
Continua a saltare nelle pozzanghere, se ti va.
Cambia pettinatura, cambia pelle. Cambia modo di vestirti e di truccarti, cambia abitudini, amicizie, luoghi e sogni.
Cambia spesso ma lotta fino alla fine per non perderti.
Abbi cura di te, soprattutto quando tornerai ad amare.
Abbi cura del modo in cui guardi gli altri.
Abbi cura del tuo amore, soprattutto adesso. Soprattutto quando non saprai a chi donarlo. Non gettarlo. Non sprecarlo. Tienilo da parte, ti servirà.
Piangi pure; piangi quando vuoi. Ricordati di farlo, ogni tanto.
Ricorda che la cura se davvero ne esiste una, sono le persone.
Non dimenticarti di loro. Delle loro mani. Dei loro guai.
Delle loro storie piccole ma g.andiose.
Non precluderti niente solo perché potrebbe distruggerti. Non sparire.
Resta, goditi lo spettacolo.
Resta coraggiosa.
Resta dolce.
Testa alta cuore in mano.

Trama :
 Un ragazzo e una ragazza che si amano. Poi qualcosa di rompe, è lui la lascia. Lei decide di reagire iniziando a tenere un diario segreto, il solo modo che le testa per continuare a parlare con lui...Nel raccontare la storia d'amore di Anna e Tommaso, Susanna Casciani racconta la storia di chiunque abbia mai vissuto  (e perso) un grande amore. Lo fa con la grazia e la profondità che abbiamo imparato ad amare sulla sua pagina Facebook,  con parole capaci di farci sentire, sentire tutto, anche il male. È di farci tornare a sorridere sempre.
Analisi e commento :
Susanna Casciani mi ha conquistata fin da subito.,dal titolo, dalla copertina, dalla trama.
Non conoscevo l' autrice né la sua pagina però ne avevo sentito parlare positivamente, anche se ho notato che le opinioni risultano contrastanti. O la si ama o lo si odia. A pelle ho sentito che questo romanzo potesse nascondere sensazioni profonde davvero e che non fosse solo un' impressione.
Per quanto io non abbia ancora vissuto un amore così, sono riuscita a proiettarmi nel  mio futuro e ad immaginare  come sarebbe stato, come avrei reagito in quella situazione dopo la fine di una relazione durata molti anni. Ho ammirato e sostenuto la forza e la tenacia che Anna, la nostra protagonista, dimostra di avere con il  passare del tempo.
Ho amato la lenta e intensa analisi a cui si sottopone prima di poter finalmente uscire da un tunnel che sembrava non avere uscita, con la consapevolezza di essere cambiata e aver trovato al di là della sua relazione conclusa, delle persone e degli interessi che la possano rendere  felice.  È certa di essere riuscita pian piano a superare la separazione da quello che credeva essere il suo lui, l'uomo della sua vita.
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice e il fatto che abbia deciso di utilizzare pagine e pagine di diario per raccontare la storia. La sua capacità di farti emozionare parola dopo parola.
"Meglio soffrire che mettere un un ripostiglio il cuore" è pura poesia.
 Susanna Casciani ha un potere di pochi, quello di entrare nel cuore delle persone e di trasmettere tramite carta e panna insegnamenti di vita davvero forti.
La sua mano risulta leggera eppure gli argomenti che decide di trattare non lo sono.
Questo romanzo è una marea di opposti che insieme funzionano perfettamente.
È sarcastico e al tempo stesso delicato e i suoi personaggi estremamente lunatici. Prima stanno male, poi bene, e poi di nuovo male, ed infine ci sarà chi rimarrà un eterno indeciso e chi prenderà posizione. 
 Mi è dispiaciuto un po' che non ci fosse  un quadro abbastanza definito degli altri componenti del libro dovuto probabilmente alla scelta di usare per la maggior parte del tempo solo epistole.   
Non vi aspettate il classico lieto fine.

Anno di pubblicazione  : 2016.
Prezzo cartaceo : 15€.
Prezzo tascabile : 11€
Prezzo ebook : 6,99€.
Pagine : 180.
Voto : 9.5/10
Ca.
A presto con una nuova recensione se vi è piaciuta lasciate un segno.

martedì 4 luglio 2017

Recensione : "Il passo in più" di Francesco Pierucci



Ciao lettori, oggi sono qui  con le dita incollate ancora un volta sui tasti del mio laptop per recensire un nuovo romanzo. Ci tengo a ringraziare l' autore Francesco Pierucci per aver scelto me e il mio blog tra tanti e per avermi fatto conoscere un libro davvero unico.

Trama :
Dopo il successo del suo primo romanzo "Il passo in più", uno scrittore non riesce più a ritrovare l'ispirazione. Decide così di partire per un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard in cerca della creatività perduta. Durante il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una pescivendola napoletana senza scrupoli. Tra fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista vivrà un'avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che sarà difficile dimenticare.
Per conoscere l' autore :
Nato a Napoli nel 1989, Francesco Pierucci vive a Milano dove lavora come copywriter freelance. Grande appassionato di cinema, ha rappresentato l' Italia nella giuria internazionale del Festival di Venezia. Dopo aver collaborato a diverse antologie, ha pubblicato Dieci piccoli passi ( La Gru. 2011)
Il passo in più è il suo primo romanzo.
Analisi e commento :
Il passo in più...non avrei saputo trovare un titolo migliore per questo romanzo davvero geniale e sorprendente in ogni sua parte. Vorrei iniziare cominciando ad evidenziare il significato che si nasconde dietro questa intestazione o per meglio dire come io l' ho interpretato. Ancor prima di sapere di quali argomenti trattasse il libro, la scelta del titolo mi ha incuriosito particolarmente ed è così che l' ho compresa :

Azzardare, rischiare, vivere senza preoccuparsi delle conseguenze delle  proprie azioni, essere ambiziosi e impulsivi.

Invoglia sicuramente a vivere una vita priva di rimpianti.

Vi sono delle riflessioni partendo dal passo in più stesso che ho amato, soprattutto quelle trattate nell' incipit, davvero brillanti.

"Come si sta ?
Raccontamelo. Sobbarcati tutte le responsabilità, anche quelle che non ti appartengono e lascia che  il loro peso insostenibile ti renda più forte. Non ti autocommiserare. Agisci seguendo il cuore, oppure la mente,
ma agisci, per Dio. Liberami dai ricordi angusti. Offuscami la memoria. Amputa le mie futili insicurezze. Scarnifica le mie più recondite pulsioni dall' epidermide".

"Gioca con la vita prima che la realtà possa perdere il sopravvento. Concediti il mescalinico lusso di credere che un giorno tutto si risolverà. Respira quanto basta per percepire il fiato freddo della morte e poi lascia che i polmoni si ubriachino di ossigeno".

"Impara dagli altri ma soprattutto da te stesso".
Affronta l' inaffrontabile. Vivi l' invivibile, credi all' incredibile".

"Non ti limitare a riflettere sulla vita , ma trovane un senso e fallo tuo".

L' autore parla ad un ipotetico lettore che è alle prese con il suo libro ma in realtà è come se interloquisse con se stesso, intrattenesse una conversazione con
 la propria coscienza e si autoconvincesse di ciò che afferma. 
Mi sono piaciuti molto i brevi racconti che compongono il romanzo, ricchi di
 un' originalità fuori dal comune, piccole bozze preziose per la nascita di un nuovo libro. Ho apprezzato molto la tecnica del racconto nel racconto che è una tra le tecniche letterarie che prediligo. Lo scrittore protagonista intraprende un viaggio on the road  solo e poi in compagnia  di colui che diventerà suo fedele compagno di avventure Charlie,
lo sceneggiatore,sopracitato poco tempo fa nella trama. Al contempo utilizza delle parentesi nel romanzo stesso; inizia così a dar vita ai personaggi dei suoi schizzi. Ogni storia narrata, in tutto una serie di quattro racconti, che funge da cornice; lascia il segno.
 Per un' amante della filosofia quale sono, non poteva non piacermi
 il terzo racconto del libro dal titolo " Woodstoic" che contrappone lo stoicismo all' epicureismo. Mi sono molto divertita leggendolo così come ho amato gli altri, ad esempio "Vita da Clown" per una componente psicologica non indifferente che li accomuna. Inoltre, credo che sia stata fenomenale l' idea di far comparire in sogno alcuni scrittori famosi con tanto di caratterizzazione di ognuno di loro, spesso buffa e bizzarra finalizzata a non far perdere la speranza  di ritrovare
 l' ispirazione in relazione allo scrittore "personaggio" colpito da questo blocco creativo e ancor di più l' ho  considerata
un' ottima strategia intrattenitiva, non può essere altrimenti. Per non parlare della suddivisione dei temi affrontati, che ho riscontrato essere sistematica e ben organizzata così come mi sento di elogiare la sintassi e la selezione impeccabile delle parole da usare in una determinata circostanza  piuttosto che in un altra. Complimenti anche per la scelta copertina la quale, simboleggia in modo esemplare
 il tema centrale : la scrittura.
Infatti una macchina da scrivere sarà proprio l' oggetto che accompagnerà lo scrittore nel suo continuo vagabondare.
Un altro aspetto interessante sarà lo spazio dedicato agli interessi dell'autore, in tal caso il cinema, passione che ha voluto condividere con ogni lettore.
Il passo in più mi ha fatto ridere, piangere, arrabbiare, riflettere e sognare. Ho provato veramente un miliardo di emozioni. Sono riuscita a immedesimarmi nelle parole di Francesco Pierucci in maniera incredibile.
Nella vita sono proprio quei piccoli passi in avanti che permettono a noi esseri umani di metterci in gioco, di arricchirci. Nel bene e nel male l' importante è agire, sapere di aver fatto del proprio meglio per cambiare le cose, per migliorarle o per non cambiarle affatto perché sono perfette così come sono, secondo il nostro punto di vista.
Consiglio questa lettura a chiunque ma in particolare modo a chi sta vivendo un periodo incerto della propria vita e ha bisogno del giusto incentivo per potercela fare. 

Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 219.
Prezzo : 16€ (disponibile solo cartaceo).
Voto : 10/10

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Recensione di "Se potessi essere infinito" di Kempes Astolfi.

Trama :  Arriva un momento in cui hai bisogno di qualcosa che ti cambi ma non lo sai. Arriva un momento in cui hai bisogno di leggere, ascol...