domenica 29 ottobre 2017

Recensione : " Cambiare musica" di Valerio Salzano.








L'uomo che in sé non ha traccia di musica, che non si lascia muovere da un'armonia di dolci suoni, è nato per perpetrare tradimenti, inside, rapine. Gli impulsi del suo cuore sono foschi come la notte, i suoi affetti tenebrosi come l' Erebo. Non fidatevi mai di un tale uomo. Ma, adesso, ascoltate la musica
William Shakespeare,
 Il mercante di Venezia.


Trama : 
L'autore di questo testo, spinto dal bisogno di conciliare le sue due anime, la musica e la psicologia, affronta il difficile tema dell'incontro tra queste due discipline. Attraverso aneddoti biografici conduce il lettore nelle sue esperienze lavorative con la musica e la psicologia ricostruendo la sua storia di ricercatore sin dalle prime osservazioni ai tempi dell' università. Aiutato dalla conoscenza del mondo musicale e da un' intensa attività come psicoterapeuta, intesse la sua ipotesi in un viaggio di vita e di riflessioni. Distinguendo e chiarendo le differenze rispetto alla musicoterapia, l' Autore opera un' inversione di direzione e focalizza la sua attenzione sull' impiego della psicologia, e in taluni casi della psicoterapia, nell' apprendimento e nella pratica musicale.
Valerio Salzano approda così all' innovativa idea di una "psicologia per la musica" e di un nuovo modo per : "Cambiare musica".

Analisi e commento : 
Un libro di uno scrittore che unisce l'amore per il proprio lavoro di psicoterapeuta cercando di integrarlo con la passione per la musica.
Una piccola, grande e significativa biografia molto interessante all'interno del romanzo stesso che coinvolge e attira l'attenzione del lettore. Tante dinamiche, tanti temi e in ugual quantità esempi pratici mirati e posti e presentati in maniera esaustiva. 
Un saggio in cui vengono condivise molteplici esperienze e vite...
Un romanzo che fa riflettere su quali posso essere le priorità di un individuo piuttosto che di un altro.
Quando la musica è una ragione di vita ed è più importante di qualsiasi cosa e invece quando questa è semplicemente una valvola di sfogo e passa in secondo piano. Quando ancora riflette quelle che sono la nostra personalità e il nostro gusto musicale. La misica viene affiancata anche a delle problematiche particolari e Valerio Salzano prova a farci capire quanto essa possa essere davvero d'aiuto in certe situazioni, oltre che nel semplice quotidiano per ognuno di noi. La bellezza della musica credo proprio che sia quella di poter provare emozioni entrandone in contatto, facendo emozionare o emozionandosi, ma soprattutto adoro il fatto che ad esempio, rispetto una medesima melodia possano nascere mille pareri contrastanti in base all' esperienza che si sta vivendo oppure che è stata già vissuta, interpretare una canzone e farla diventare "inedita" ancora una volta, ricca di nuovi significati e valori grazie al proprio trascorso.
Questo racconto analizza la musica in relazione a più discipline : Psicologia,  Antropologia, Sociologia, Pedagogia e Statistica. Unisce la teoria alla pratica e ancora alla vita, alla quotidianità. Nonostante, la narrazione non fosse molto scorrevole, nel complesso il libro mi è piaciuto per l' originalità e l' organizzazione ben precisa con qui viene presentato. Ho apprezzato particolarmente la parte autobiografica, l' attenta selezione delle frasi da riportarvi all' interno ed il finale, con tanto di riferimenti ai casi dei propri pazienti in ambito musicale e la conclusione in cui l' autore richiama la sua vita e in particolar modo la sua infanzia così come da principio.
Per finire volevo spezzare un' ulterore lancia nei confronti dell' autore che ha scelto di inserire all' interno di questo saggio delle citazioni e dei passi di personaggi illustri , alcuni più noti altri meno, esponenti di opinioni molto interessanti, di critiche ed elogi a proposito della musica nel corso della storia e del tempo.

Ciò che nella musica vi è di ineffabilmente intimo...eppur così inspiegabile, sta nel suo roprodurre tutti i moti della nostrapiù intima natura, ma senza la loro tormentosa realtà. 
SCHOPENHAUER, 1844.

Quando ascoltiamo la musica "ascoltiamo con tutti i muscoli".  
NIETZSCHE, 1888. 

L' espressività delle forme musicali consiste interamente in quella soggettiva fondamentale ed appassionata del compositore che lo crea, in quella soggettività entusiasta dell' ascoltatore che le reinventa ad ogni nuovo ascolto. In un certo senso, la musica non dice e non esprime niente di diverso da ciò che in essa proiettano coloro che la fanno o che l'ascoltano.
IMBERTY, 1986, p. 207.


 Insomma questo romanzo permette di guardarsi dentro e di vedere la musica con occhi diversi, meno superficialmente e con maggior profondità.

Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 128.
Prezzo : 12€ o pdf.
Voto : 7.5/ 8



sabato 14 ottobre 2017

Recensione : "VIvere militare est" di Federica Pittau




IL Tempo fugge  
IRREPARABILMENTE. 
Virgilio.



Trama : 
L'opera narrativa parla della vita di una giovane ragazza di nome Erin, partendo dalla sua nascita fino al compimento dei vent'anni. Il racconto si svolge inizialmente nel suo paesino di origine, per poi spostarsi dopo il diploma in città. L'obiettivo di Erin è quello di realizzare i suoi sogni nonostante ci siano delle diverse complicazioni nel corso della sua vita. L'ostacolo principale è il conflitto continuo con la madre, che fin dalla nascita non la riconosce come una figlia ma come un errore, cosa che la condizionerà fin quando non capirà che portare rancore la allontana dai suoi sogni. Si trova davanti a delle scelte molto importanti per il suo percorso, che la porteranno dal malessere fisico a quello psicologico. Costretta a vivere senza "affetto" da parte della madre e con il dolore dovuto alla perdita di alcuni pilastri della sua vita, decide di non abbandonare i suoi sogni e di continuare a combattere. Questo per dimostrare a sé stessa, ma soprattutto alla madre, di essere migliore e che nonostante tutto se ci si impegna davvero è possibile per chiunque essere una "brava" persona.

Ciao lettori, come va?
Oggi voglio parlarvi di questo romanzo.
Ho intenzione di soffermarmi fin da principio sulla scelta del titolo :
"Vivere significa combattere". Si tratta di una storia che in sole 86 pagine cattura la tua attenzione. Riesce a trasmettere la forte determinazione di Erin, la protagonista. Una bambina, un' adolescente ed infine di una giovane donna. Racconta degli episodi determinanti della sua vita e delle persone che l' hanno fatta diventare sia in positivo che in negativo la donna che è oggi.
Si confida, parla di temi profondi : il senso di inadeguatezza, quello di inferiorità, la sua insicurezza, problemi quali la violenza domestica e l' anoressia ed il coraggio di ricominciare. Inizare a credere in se stessi, perseguire i propri sogni. Il libro è un invito a coltivare i propri interessi, ad affinare le proprie capacità, a porsi degli obiettivi, a far valere le proprie opinioni, a vincere alcune paure che a volte ci sembrano fin troppo immani, più grandi di noi e impossibili da superare. Il lessico è semplice così come l' intera struttura del romanzo, in aggiunta vi sono alcune citazioni dei più illustri autori latini, che vengono inserite spesso all' inizio dei capitoli dalla scrittrice per sottolineare come lei stessa afferma, la sua passione per il latino. Ma quelli che colpiscono di più sono i sentimenti, si riescono a percepire in qualche modo, le stesse emozioni di Erin, amplificate dal fatto che forse si tratta proprio di un' autobiografia della medesima autrice, la quale, ha deciso di renderci dubbiosi, di lasciare che un grande interrogativo ci martellasse nella testa. Mi sono innamorata del prologo e non ho potuto fare a meno di notare il riferimento ad uno dei miei film preferiti : "Collateral Beauty". Dovete leggere questo libro.


Molti mi andarono contro dicendo che fosse insensato, e solo una perdita di tempo, che non ce l' avrei mai fatta. Ma io sono sempre stata testarda e avrei fatto l' impossibile per riuscirci, quando mi mettevo una cosa in testa niente poteva fermarmi.


Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 86.
Prezzo : 15.90 € 
Voto : 7.5 /10

martedì 3 ottobre 2017

Recensione : "Al momento giusto" di Aldo Stefano Marino


Trama :

La vita di Francesco, vent’anni, trasferitosi a Roma da Cagliari per frequentare l’università, cambia improvvisamente a partire da un venerdì di primavera: si sveglia al mattino e decide di chiudere la relazione con il suo compagno, ormai giunta al capolinea; poche ore dopo scopre di aver vinto diciassettemila euro al Gratta e Vinci ma perde malauguratamente il biglietto qualche giorno più tardi. Nel frattempo Francesco incontra Federico, di cui si innamora, e sua sorella Martina muore vittima di un misterioso incidente stradale in Sardegna. Tutto avviene repentinamente e inaspettatamente, come inaspettati sono il pacchetto e la lettera che il protagonista di Al momento giusto riceve; all’interno, un pulsante verde dai poteri straordinari, in grado di catapultare indietro nel tempo chiunque lo schiacci. Per Francesco inizia così una irrazionale ricerca di spiegazioni e di verità, che lo condurrà a vivere con Federico l’esperienza più incredibile della loro vita.
Attraverso questo romanzo di fantasia, Aldostefano Marino riflette con franchezza sul tempo, la famiglia, l’amore, la morte, catapultando il lettore in questioni attuali e molto dibattute come i diritti delle coppie omosessuali e le tematiche transgender.
Ciao ragazzi,
oggi vi parlo del libro "Al momento giusto" di Aldo Stefano Marino, un giovane scrittore, sono molto contenta che mi abbia contattata.
La trama mi è parsa fin dal primo instante molto interessante. Mi è venuto spontaneo pensare a quanto l' autore possa essere stato coraggioso a proporre una storia che trattasse di temi, purtroppo ancora oggi soggetti a continui pregiudizi.
 L' amore, quando c'è, quando esiste, esiste in ogni caso, al di là della etichette che la società conferisce ad ogni essere umano.
Un romanzo coinvolgente, che parla di vita, fatta di scelte, di seconde possibilità.
Se ognuno di noi avesse l' occasione di tornare indietro, di ricominciare partendo da un punto preciso della propria esistenza cosa farebbe ? Cosa vorrebbe cambiare?
Francesco, il protagonista racconta in maniera diretta e esplicita, le sue esperienze, parla delle persone che fanno e hanno fatto parte della sua vita. La sua famiglia, i suoi amici, i suoi amori finiti, e quelli ancora in sospeso. Parla di sua sorella, dei suoi viaggi, dei suoi studi universitari, della loro complicità e confidenza, di quanto nonostante non siano sempre vicini, siano comunque uniti. Sua sorella, che muore in un incidente stradale. Sua sorella, che  viveva di rimpianti e sensi di colpa. Sua sorella, che prima di morire voleva fargli scoprire la verità. Un segreto che lega più generazioni. All' interno di questo libro, realtà e fantasia si intrecciano e creano un' atmosfera più leggera. Per quanto riguarda i capitoli sono divisi in base all' alternanza delle due città in cui Francesco sosta: Roma e Cagliari.
Il protagonista in alcune occasioni mi ha emozionata ma in altre non ho sopportato la sua presunzione e il suo cinismo, risulta  eccessivamente critico nei confronti degli altri.
Al contrario, mi è piaciuto Federico dall' animo dolce e sensibile, la sua capacità di saper ascoltare. Ho apprezzato anche la copertina, tanto allegra quanto rappresentativa e simbolica.
lnfine, il finale mi ha colpito e mi ha fatto riflettere sul destino, risulta piuttosto drammatico. Pulsante o meno, sono le scelte che facciamo sia passate che presenti a determinare il nostro futuro, e non si può tornare indietro ma solo andare avanti.
Consiglio questo libro a chi ritiene che l'amore sia universale, a chi pensa che tutto dipenda da noi stessi.


Perché anche quando ti sembra che la tua giornata sia quella peggiore del mondo, è la peggiore perché la stai vivendo, ma le giornate peggiori del mondo non possono essere raccontate.


Lei mi ha sorriso un po' stranita e ci siamo addormentati. Quella notte adesso me la ricordo come una delle notti più belle della mia vita.


Non perdere tempo cercando un capro espiatorio Svegliati, combatti per le cose che vuoi, agisci e decidi tu come andrà la tua vita.

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita. 

Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore. 

Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere. 

Non amareggiarti del tuo fallimento
nè attribuirlo agli altri.

Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno é così terribile per cedere. 

Non dimenticare
che la causa del tuo presente é il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente. 

Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e piú al tuo lavoro. 

I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere piú grande, che è
il più grande degli ostacoli.

Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino. 

Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.
 


Pablo Neruda. 


Anno di pubblicazione : 2016.

Pagine : 166.
Prezzo : 13 € e 5.90 €.
Voto : 7.5.

A presto Ca.

Recensione di "Se potessi essere infinito" di Kempes Astolfi.

Trama :  Arriva un momento in cui hai bisogno di qualcosa che ti cambi ma non lo sai. Arriva un momento in cui hai bisogno di leggere, ascol...