"Una vera e propria fortezza ma ho il
sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti
fintamente indolenti, risolutamente solitari e è terribilmente
eleganti".
Analisi:
L' eleganza del riccio, titolo che inizialmente
lascia perplessi ma che poi acquisisce un significato molto più
imprevedibile. La frase che ho appena sovrascritto viene pronunciata dalla
bambina, protagonista del libro e si riferisce alla figura femminile adulta di
medesima importanza. Si tratta della portinaia di un palazzo abitato dall' alta
borghesia, Renée, la quale in apparenza rispecchia in maniera esemplare
l'ideale di donna adatta a tal mestiere. Di certo non è molto snella, ha
dei modi di fare alquanto scontrosi tuttavia, dietro quest'aria da dura si
nasconde una donna ben diversa, appassionata di letteratura, grande lettrice e
amante della cultura giapponese. In questo eccezionale romanzo, la vita di
Renée e Paloma , la bambina si incontreranno grazie ad Ozu, un uomo proveniente
dal Giappone, con cui Renée avrà una relazione. Amano entrambi lo stesso libro:
Anna Karenina di Tolstoj. Anche Paloma come Renée è una mangiatrice di libri
,fin troppo intelligente per la sua età. È la figlia di un ministro, un padre
fantasma che pensa esclusivamente agli affari e non le presta attenzioni.
Paloma non ce la fa più, odia il mondo dei ricchi, così tanto ipocrita.
Inoltre a scuola finge di essere qualcun'altro e non si mostra colta quale è.
Vuole porre fine alla sua vita il giorno del suo 13 compleanno ma la conoscenza
tra lei e Renée cambierà la vita di entrambi in positivo. Il libro alterna
i loro pensieri con l' aggiunta di riflessioni molto particolari riprese
da alcuni filosofi quali : Kant, Cartesio, Marx e Proust. Ma prima di tutto
parla della vita e di tutte le sue sfaccettature, viene inclusa persino la
musica fra le varie tematiche affrontate.
La musica non è solo un piacere per le orecchie, come
la gastronomia lo è per il palato e la pittura per gli occhi. Se la mattina
ascolto un po' di musica è per un motivo molto banale: dare alla giornata la
sua giusta intonazione."
"La gente crede di inseguire le stelle e finisce
come un pesce rosso in una boccia. Mi chiedo se non sarebbe più semplice
insegnare fin da subito ai bambini che la vita è assurda.
Questo toglierebbe all'infanzia alcuni momenti felici,
ma farebbe guadagnare un bel po' di tempo all'adulto-senza contare che si
eviterebbe almeno un trauma, quello della boccia".
Commento:
Mi è capitato pochissime volte, leggendo un libro, di
esserne totalmente affascinata; ero incantata dalle parole che una dopo l'
altra ho letto tutte d' un fiato. Un libro che possiede davvero ottime qualità.
Un'ambientazione perfetta, tra i palazzi più facoltosi di Parigi, una
narrazione delicata e profonda, fuori dal comune, due realtà parallele che
finiscono per incontrarsi perchè poi così tanto diverse non sono. Una buona
dose di drammaticità e allo stesso tempo di ironia, dovuta alla maniera in
cui vengono esposti i vari spunti di riflessione ed interrogativi
nel romanzo.
"Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose
che, come le altre, sono destinate a morire, oppure nelle piccole che, senza
nessuna pretesa, sanno incastonare nell'attimo, una gemma di infinito?”
“Tutti noi non affrontiamo forse la vita come fosse un
servizio militare, tirando avanti nell'attesa del congedo o della battaglia?”
Un' analisi davvero accurata di ogni argomento
toccato.
Una tecnica e un modo di scrivere davvero unico e
travolgente.
Un libro che, è entrato nel mio cuore letteralmente
parlando.
"Mi dico che forse in fondo, la vita è così:
molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è
più lo stesso. È come se le note musicali creassero una specie di parentesi
temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo... un sempre nel mai.
Si, proprio così, un sempre nel mai. "
"Nei momenti supremi la verità deve pur venire a
galla. [...] Tutti noi, quando non abbiamo più vie di uscita, dobbiamo
affrontare il destino in cui siamo imprigionati, e all'epilogo essere quello
che siamo sempre stati nel profondo, qualunque fosse l'illusione in cui ci
siamo voluti cullare".
"È molto piacevole ascoltarlo parlare, anche se
quello che racconta ti è del tutto indifferente, perché ti parla davvero, si
rivolge a te. È la prima volta che incontro qualcuno che si preoccupa di me
quando mi parla: non aspetta l'approvazione o il disappunto, mi guarda con
l'aria di dire: "Chi sei? Vuoi parlare con me? Mi fa proprio piacere stare
con te! ". Ecco cosa volevo dire con la parola gentilezza, questo modo di
fare che dà all'altro la sensazione di esserci".
RECENSITO DA CA.
Anno di pubblicazione: 2006
Voto : 9
Prezzo : 18.00
Info pagine : 384