sabato 15 ottobre 2016

Recensione del Libro "La Gemella Silenziosa" di S.K. Tremayne

La gemella silenziosa
S.K. Tremayne



‘Sono identiche in tutto. Solo la loro madre può distinguerle. O forse no.’


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A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima. Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?



‘La gemella silenziosa’ è un thriller psicologico di ottimo livello.
Sin dalla prima pagina si viene catturati nella rete, sempre più fitta, della trama, che si risolve solo alla fine, lasciando i lettori con un po’ di amaro in bocca.
La storia sembra semplice: una coppia è in crisi a seguito di una tragedia. Una delle loro due figlie gemelle muore in un presunto incidente e per ritrovare una parvenza di normalità, la coppia si trasferisce su un’isola delle Ebridi, vicino ad un faro.
Ma la solitudine e la durezza del tempo dell’isola di Skye, invece di sanare le ferite, non fanno che far emergere i problemi irrisolti.
Un padre che sembra nascondere un misterioso segreto, una madre intimorita dalla figlia e dubbiosa del marito, e la gemella rimasta, sola, confusa, spaventata, che cerca in ogni modo di farsi accettare dai suoi genitori dopo essere stata mutilata di una parte di sé che riesce a vedere in ogni superficie capace di riflettere.
Tra un freddo intenso, alte maree, una fitta nebbia e terribili tempeste, specchi nascosti e porte chiuse che si riaprono misteriosamente, la coppia rivela i propri desideri più reconditi e raccapriccianti e quei pensieri che sono stati repressi per troppo tempo, portando il romanzo a un climax che intensifica una suspense che non ti abbandona fino alla fine.
Svelare l’arcano è quasi impossibile, tranne per qualche piccolo segnale, che, se colto, porta il lettore sulla giusta strada.


Forse ci sarebbe piaciuto un altro finale, ma per come è ideata la trama questo era inevitabile.
Davvero un bel giallo, originale sia nell’idea che nella struttura stessa.
Congeniato in modo tale da trasportarti letteralmente in un’altra realtà e descritto così accuratamente che il freddo silenzioso e tagliente delle Ebridi ti entra dentro, e non ti lascia fino all’ultima pagina.

Anno di pubblicazione: 2015
Info pagine: 307
Prezzo: 16,90€
Voto: 9
Recensito da Mi.
CaMi

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