venerdì 22 dicembre 2017

Recensione : "Dark Dreams di Viola Musaraj.





Se nascondi sempre i tuoi occhi, mai nessuno saprà chi sei veramente.


Trama : 
Goldmist è una città troppo ricca di sola parvenza per una ragazza come Sarah, che ama vestirsi di semplicità e indossare sempre una margherita bianca tra
 i capelli. Denigrata dalla quasi totalità dei facoltosi studenti della prestigiosa Union Hill, per via delle sue disagiate condizioni economiche e delle sue umili origini, Sarah deve lottare ogni giorno contro pregiudizi e insicurezze. Solo due ragazzi, Dick e Jay, entrambi bellissimi, riusciranno a cogliere la sensibilità di Sarah, facendole battere forte il cuore per la prima volta. Finalmente la sua vita, tormentata da innumerevoli cadute e umiliazioni, sembrava aver preso la piega giusta: Sarah aveva scelto tra Dick e Jay, era innamorata. Mai avrebbe pensato di dirlo a se stessa, ma era felice. Se solo non avesse stretto quel patto con Urban Skull e quella notte non fosse stata minacciata di scavare a mani nude la terra umida di quel parco. Se solo non avesse trovato quelle ossa e non avesse letto quel nome ricamato su quel pezzo di stoffa intriso di sangue.

Analisi e commento : 

Sara, una ragazza umile e determinata a perseguire 

il sogno di suo padre defunto, indossa sempre 

una margherita tra i capelli che le ricorda egli e la contraddistingue ed è     

un' appassionata di fumetti manga.

Frequenta una scuola in cui non conta la persona che sei interiormente, ma quanti soldi contiene il patrimonio familiare. "La classe sociale" privilegiata domina su quella "più povera".

Sembra di essere catapultati nell' Ottocento, in una versione moderna.

Tra i corridoi di questa scuola si percepisce un senso di omologazione eccessivo da parte  dei primi che ho citato, ognuno uguale all' altro.

Vi sono addirittura delle liste affisse sui muri in cui gli studenti vengono elencati in base al reddito. 

A Sarah ovviamente è riservato il numero più in basso di queste. Lei però ha ottimi voti e per quanto vogliano sbarazzarsene, preside compresa, non vi riescono. 

FIno a quando la dirigente prova a darle un ultimatum che considera per Sarah un grande ostacolo da superare : "Deve partecipare almeno ad un' attività extrascolastica". 

Il problema è che nessun gruppo formatasi vuole accettarla.

Sarah sarà disposta a tutto pur di ottenere tale obiettivo e prima che se ne possa rendere conto, toccherà il fondo per poi risalire. L' era digitale e le sue ripercussioni nella società; la superficialità dei ragazzi, preoccupati ad apparire piuttosto che ad essere; il rapporto genitori e figli;

la voglia di ribellarsi ad una societa in cui regnano le ingiustizie. Si tratta di riflessioni sulla vita, sull' amore, sulla morte.


Ho amato l'evoluzione di questa storia e i sui colpi di scena. 

La struttura del romanzo è semplice. Gli intrecci  sono ben studiati. 

Le descrizioni sia dei personaggi che degli ambienti a loro circostanti, molto dettagliate. Ad eccezione di Urban Skull, figura, che rimane nell' ombra ma compare nei momenti di tensione e rivelazione. 

Un personaggio intrigante e ambiguo che tenta di divulgare i segreti della scuola. Sarah è esageratamente ingenua e forse è per tale ragione che pagherà le conseguenze di 

un' alleanza pericolosa. 

Mi sono innamorata di Jay, che pur di conquistare il cuore di Sarah, decide di distaccarsi dalla massa e di far fuoriuscire la sua vera personalità. Dimostra di essere premuroso e protettivo nei confronti di colei che ama. Stesso discorso vale per Dick, che con il passare del tempo si toglie ogni tipo di maschera dal volto.

La trasformazione del loro rispettivo personaggio è sorprendente.

Potremo dire con esattezza che entrambi rappresentano i classici 

"bad boys" duri ma dal cuore tenero. 

Sarah dovrà lottare per dimostrare di valere qualcosa. Dovrà farlo per sé stessa, per suo padre e per sua madre che per guadagnre tanto quanto basta per sopravvivere, svolge ben tre lavori. Sarah guarderà oltre gli ostacoli imposti da una città come Goldmist e dai suoi abitanti per poter aspirare ad un futuro migliore. Dark Dreams, tralasciando qualche errore riscontrato nel formato digitale, è un bel thriller psicologico in cui coesistono realtà e fantasia.

 Una lettura scorrevole che intrattiene il lettore pagina dopo pagina e presenta al suo interno anche delle fantastiche illustrazioni.

Aspetto con ansia il seguito, sono molto curiosa di scoprire come la storia procederà.


Presi la treccia tra le mani e sfiorai con l' indice la piccola margherita. Forse mi aspettavo che potesse dirmi cosa fare, proprio come avrebbe fatto mio padre.

Volevo correre verso di lei è abbracciarla per dirle che mi stava dando tutto quello di cui avessi bisogno ma non ce la feci. Vederla così mi aveva paralizzato corpo ed anima.

Non importa cosa accadrà oggi, non darò loro la soddisfazione di vedermi sconfitta. Se devo andarmene me ne andrò a testa alta.

Scoprirai, innamorata, vedendo che le fossette, che amavo così tanto, gli erano apparse sulle guance mente diceva quelle parole.

Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 271.
Prezzo : 9.04 € (cartaceo) 1.99 € (e-book).
Voto : 7+

domenica 29 ottobre 2017

Recensione : " Cambiare musica" di Valerio Salzano.








L'uomo che in sé non ha traccia di musica, che non si lascia muovere da un'armonia di dolci suoni, è nato per perpetrare tradimenti, inside, rapine. Gli impulsi del suo cuore sono foschi come la notte, i suoi affetti tenebrosi come l' Erebo. Non fidatevi mai di un tale uomo. Ma, adesso, ascoltate la musica
William Shakespeare,
 Il mercante di Venezia.


Trama : 
L'autore di questo testo, spinto dal bisogno di conciliare le sue due anime, la musica e la psicologia, affronta il difficile tema dell'incontro tra queste due discipline. Attraverso aneddoti biografici conduce il lettore nelle sue esperienze lavorative con la musica e la psicologia ricostruendo la sua storia di ricercatore sin dalle prime osservazioni ai tempi dell' università. Aiutato dalla conoscenza del mondo musicale e da un' intensa attività come psicoterapeuta, intesse la sua ipotesi in un viaggio di vita e di riflessioni. Distinguendo e chiarendo le differenze rispetto alla musicoterapia, l' Autore opera un' inversione di direzione e focalizza la sua attenzione sull' impiego della psicologia, e in taluni casi della psicoterapia, nell' apprendimento e nella pratica musicale.
Valerio Salzano approda così all' innovativa idea di una "psicologia per la musica" e di un nuovo modo per : "Cambiare musica".

Analisi e commento : 
Un libro di uno scrittore che unisce l'amore per il proprio lavoro di psicoterapeuta cercando di integrarlo con la passione per la musica.
Una piccola, grande e significativa biografia molto interessante all'interno del romanzo stesso che coinvolge e attira l'attenzione del lettore. Tante dinamiche, tanti temi e in ugual quantità esempi pratici mirati e posti e presentati in maniera esaustiva. 
Un saggio in cui vengono condivise molteplici esperienze e vite...
Un romanzo che fa riflettere su quali posso essere le priorità di un individuo piuttosto che di un altro.
Quando la musica è una ragione di vita ed è più importante di qualsiasi cosa e invece quando questa è semplicemente una valvola di sfogo e passa in secondo piano. Quando ancora riflette quelle che sono la nostra personalità e il nostro gusto musicale. La misica viene affiancata anche a delle problematiche particolari e Valerio Salzano prova a farci capire quanto essa possa essere davvero d'aiuto in certe situazioni, oltre che nel semplice quotidiano per ognuno di noi. La bellezza della musica credo proprio che sia quella di poter provare emozioni entrandone in contatto, facendo emozionare o emozionandosi, ma soprattutto adoro il fatto che ad esempio, rispetto una medesima melodia possano nascere mille pareri contrastanti in base all' esperienza che si sta vivendo oppure che è stata già vissuta, interpretare una canzone e farla diventare "inedita" ancora una volta, ricca di nuovi significati e valori grazie al proprio trascorso.
Questo racconto analizza la musica in relazione a più discipline : Psicologia,  Antropologia, Sociologia, Pedagogia e Statistica. Unisce la teoria alla pratica e ancora alla vita, alla quotidianità. Nonostante, la narrazione non fosse molto scorrevole, nel complesso il libro mi è piaciuto per l' originalità e l' organizzazione ben precisa con qui viene presentato. Ho apprezzato particolarmente la parte autobiografica, l' attenta selezione delle frasi da riportarvi all' interno ed il finale, con tanto di riferimenti ai casi dei propri pazienti in ambito musicale e la conclusione in cui l' autore richiama la sua vita e in particolar modo la sua infanzia così come da principio.
Per finire volevo spezzare un' ulterore lancia nei confronti dell' autore che ha scelto di inserire all' interno di questo saggio delle citazioni e dei passi di personaggi illustri , alcuni più noti altri meno, esponenti di opinioni molto interessanti, di critiche ed elogi a proposito della musica nel corso della storia e del tempo.

Ciò che nella musica vi è di ineffabilmente intimo...eppur così inspiegabile, sta nel suo roprodurre tutti i moti della nostrapiù intima natura, ma senza la loro tormentosa realtà. 
SCHOPENHAUER, 1844.

Quando ascoltiamo la musica "ascoltiamo con tutti i muscoli".  
NIETZSCHE, 1888. 

L' espressività delle forme musicali consiste interamente in quella soggettiva fondamentale ed appassionata del compositore che lo crea, in quella soggettività entusiasta dell' ascoltatore che le reinventa ad ogni nuovo ascolto. In un certo senso, la musica non dice e non esprime niente di diverso da ciò che in essa proiettano coloro che la fanno o che l'ascoltano.
IMBERTY, 1986, p. 207.


 Insomma questo romanzo permette di guardarsi dentro e di vedere la musica con occhi diversi, meno superficialmente e con maggior profondità.

Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 128.
Prezzo : 12€ o pdf.
Voto : 7.5/ 8



sabato 14 ottobre 2017

Recensione : "VIvere militare est" di Federica Pittau




IL Tempo fugge  
IRREPARABILMENTE. 
Virgilio.



Trama : 
L'opera narrativa parla della vita di una giovane ragazza di nome Erin, partendo dalla sua nascita fino al compimento dei vent'anni. Il racconto si svolge inizialmente nel suo paesino di origine, per poi spostarsi dopo il diploma in città. L'obiettivo di Erin è quello di realizzare i suoi sogni nonostante ci siano delle diverse complicazioni nel corso della sua vita. L'ostacolo principale è il conflitto continuo con la madre, che fin dalla nascita non la riconosce come una figlia ma come un errore, cosa che la condizionerà fin quando non capirà che portare rancore la allontana dai suoi sogni. Si trova davanti a delle scelte molto importanti per il suo percorso, che la porteranno dal malessere fisico a quello psicologico. Costretta a vivere senza "affetto" da parte della madre e con il dolore dovuto alla perdita di alcuni pilastri della sua vita, decide di non abbandonare i suoi sogni e di continuare a combattere. Questo per dimostrare a sé stessa, ma soprattutto alla madre, di essere migliore e che nonostante tutto se ci si impegna davvero è possibile per chiunque essere una "brava" persona.

Ciao lettori, come va?
Oggi voglio parlarvi di questo romanzo.
Ho intenzione di soffermarmi fin da principio sulla scelta del titolo :
"Vivere significa combattere". Si tratta di una storia che in sole 86 pagine cattura la tua attenzione. Riesce a trasmettere la forte determinazione di Erin, la protagonista. Una bambina, un' adolescente ed infine di una giovane donna. Racconta degli episodi determinanti della sua vita e delle persone che l' hanno fatta diventare sia in positivo che in negativo la donna che è oggi.
Si confida, parla di temi profondi : il senso di inadeguatezza, quello di inferiorità, la sua insicurezza, problemi quali la violenza domestica e l' anoressia ed il coraggio di ricominciare. Inizare a credere in se stessi, perseguire i propri sogni. Il libro è un invito a coltivare i propri interessi, ad affinare le proprie capacità, a porsi degli obiettivi, a far valere le proprie opinioni, a vincere alcune paure che a volte ci sembrano fin troppo immani, più grandi di noi e impossibili da superare. Il lessico è semplice così come l' intera struttura del romanzo, in aggiunta vi sono alcune citazioni dei più illustri autori latini, che vengono inserite spesso all' inizio dei capitoli dalla scrittrice per sottolineare come lei stessa afferma, la sua passione per il latino. Ma quelli che colpiscono di più sono i sentimenti, si riescono a percepire in qualche modo, le stesse emozioni di Erin, amplificate dal fatto che forse si tratta proprio di un' autobiografia della medesima autrice, la quale, ha deciso di renderci dubbiosi, di lasciare che un grande interrogativo ci martellasse nella testa. Mi sono innamorata del prologo e non ho potuto fare a meno di notare il riferimento ad uno dei miei film preferiti : "Collateral Beauty". Dovete leggere questo libro.


Molti mi andarono contro dicendo che fosse insensato, e solo una perdita di tempo, che non ce l' avrei mai fatta. Ma io sono sempre stata testarda e avrei fatto l' impossibile per riuscirci, quando mi mettevo una cosa in testa niente poteva fermarmi.


Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 86.
Prezzo : 15.90 € 
Voto : 7.5 /10

martedì 3 ottobre 2017

Recensione : "Al momento giusto" di Aldo Stefano Marino


Trama :

La vita di Francesco, vent’anni, trasferitosi a Roma da Cagliari per frequentare l’università, cambia improvvisamente a partire da un venerdì di primavera: si sveglia al mattino e decide di chiudere la relazione con il suo compagno, ormai giunta al capolinea; poche ore dopo scopre di aver vinto diciassettemila euro al Gratta e Vinci ma perde malauguratamente il biglietto qualche giorno più tardi. Nel frattempo Francesco incontra Federico, di cui si innamora, e sua sorella Martina muore vittima di un misterioso incidente stradale in Sardegna. Tutto avviene repentinamente e inaspettatamente, come inaspettati sono il pacchetto e la lettera che il protagonista di Al momento giusto riceve; all’interno, un pulsante verde dai poteri straordinari, in grado di catapultare indietro nel tempo chiunque lo schiacci. Per Francesco inizia così una irrazionale ricerca di spiegazioni e di verità, che lo condurrà a vivere con Federico l’esperienza più incredibile della loro vita.
Attraverso questo romanzo di fantasia, Aldostefano Marino riflette con franchezza sul tempo, la famiglia, l’amore, la morte, catapultando il lettore in questioni attuali e molto dibattute come i diritti delle coppie omosessuali e le tematiche transgender.
Ciao ragazzi,
oggi vi parlo del libro "Al momento giusto" di Aldo Stefano Marino, un giovane scrittore, sono molto contenta che mi abbia contattata.
La trama mi è parsa fin dal primo instante molto interessante. Mi è venuto spontaneo pensare a quanto l' autore possa essere stato coraggioso a proporre una storia che trattasse di temi, purtroppo ancora oggi soggetti a continui pregiudizi.
 L' amore, quando c'è, quando esiste, esiste in ogni caso, al di là della etichette che la società conferisce ad ogni essere umano.
Un romanzo coinvolgente, che parla di vita, fatta di scelte, di seconde possibilità.
Se ognuno di noi avesse l' occasione di tornare indietro, di ricominciare partendo da un punto preciso della propria esistenza cosa farebbe ? Cosa vorrebbe cambiare?
Francesco, il protagonista racconta in maniera diretta e esplicita, le sue esperienze, parla delle persone che fanno e hanno fatto parte della sua vita. La sua famiglia, i suoi amici, i suoi amori finiti, e quelli ancora in sospeso. Parla di sua sorella, dei suoi viaggi, dei suoi studi universitari, della loro complicità e confidenza, di quanto nonostante non siano sempre vicini, siano comunque uniti. Sua sorella, che muore in un incidente stradale. Sua sorella, che  viveva di rimpianti e sensi di colpa. Sua sorella, che prima di morire voleva fargli scoprire la verità. Un segreto che lega più generazioni. All' interno di questo libro, realtà e fantasia si intrecciano e creano un' atmosfera più leggera. Per quanto riguarda i capitoli sono divisi in base all' alternanza delle due città in cui Francesco sosta: Roma e Cagliari.
Il protagonista in alcune occasioni mi ha emozionata ma in altre non ho sopportato la sua presunzione e il suo cinismo, risulta  eccessivamente critico nei confronti degli altri.
Al contrario, mi è piaciuto Federico dall' animo dolce e sensibile, la sua capacità di saper ascoltare. Ho apprezzato anche la copertina, tanto allegra quanto rappresentativa e simbolica.
lnfine, il finale mi ha colpito e mi ha fatto riflettere sul destino, risulta piuttosto drammatico. Pulsante o meno, sono le scelte che facciamo sia passate che presenti a determinare il nostro futuro, e non si può tornare indietro ma solo andare avanti.
Consiglio questo libro a chi ritiene che l'amore sia universale, a chi pensa che tutto dipenda da noi stessi.


Perché anche quando ti sembra che la tua giornata sia quella peggiore del mondo, è la peggiore perché la stai vivendo, ma le giornate peggiori del mondo non possono essere raccontate.


Lei mi ha sorriso un po' stranita e ci siamo addormentati. Quella notte adesso me la ricordo come una delle notti più belle della mia vita.


Non perdere tempo cercando un capro espiatorio Svegliati, combatti per le cose che vuoi, agisci e decidi tu come andrà la tua vita.

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita. 

Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore. 

Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere. 

Non amareggiarti del tuo fallimento
nè attribuirlo agli altri.

Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno é così terribile per cedere. 

Non dimenticare
che la causa del tuo presente é il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente. 

Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e piú al tuo lavoro. 

I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere piú grande, che è
il più grande degli ostacoli.

Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino. 

Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell’alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.
 


Pablo Neruda. 


Anno di pubblicazione : 2016.

Pagine : 166.
Prezzo : 13 € e 5.90 €.
Voto : 7.5.

A presto Ca.

venerdì 29 settembre 2017

Recensione : " Uno strano incontro" di Raffaella Spano.

Trama : 
Leggiamo spesso di dolci e brave ragazze che si imbattono e si innamorano dei classici - e ormai noiosi - bad boy tatuati, bipolari, stronzi e bellissimi. 

Ma cosa succederebbe se la fidanzata di un bad boy si imbattesse in un uomo che è l'esatto opposto del suo ragazzo? 



Questo romanzo parla di Mia: una ragazza sveglia, solare e troppo strana. 

Fidanzata con Matteo dai tempi del liceo. Un ragazzo terribilmente stronzo, libertino e parecchio piacione. 

Mia è davvero presa da lui. Sono una coppia affiatata e scellerata. Belli e (in)separabili, ma il destino si divertirà a giocare con la vita della nostra protagonista. 

Durante una vacanza a Formentera, Mia incontrerà, anzi, si scontrerà con Edward: un sofisticato inglese dirigente di una grossa multinazionale. Un uomo molto sicuro di sé. Elegante. Gentile e dai modi sensuali e attraenti. 

L'ampia differenza di età tra i due è palese, ma i loro incontri casuali diventeranno ben presto molto frequenti, strani ed elettrici che metteranno Mia a dura prova e che le faranno vedere il suo fidanzato sotto una luce ambigua e parecchio diversa.



Una storia fresca ed estiva, emozionante e birichina. 

Mia e Edward sapranno rendere piacevole una scorrevole lettura.


Ciao miei cari lettori, oggi sono tornata a sono pronta a recensire un altro romanzo : 
"Uno strano incontro" di Raffaella Spano, scrittrice che ringrazio per la sua disponibilità. Grazie per avermi scelto e grazie a tutti coloro che mi seguono e apprezzano ciò che scrivo ogni giorno.Grazie a tutti quelli che condividono con me la mia passione per i libri.

Analisi e commento : 
Mia, non riceve ormai più attenzioni dal suo fidanzato Matteo, la considera una figura fin troppo scontata nella sua vita. È arrogante, violento e possessivo. Lei invece è ancora innamorata e non riesce ad aprire gli occhi malgrado,vista da fuori, la loro storia sia sempre parsa instabile. Quando però partiranno per un viaggio insieme, come viene anticipato nella trama stessa, la coppia invece di riscoprirsi, si sgretola ancor di più e i sentimenti vanno scemando. Edward, il terzo incomodo della situazione, renderà le cose davvero complicate, l' amore vincerà contro tutto e tutti. Questo romanzo mi è piaciuto molto.
È leggero, coinvolgente, romantico ed emozionante.
L' autrice utilizza un linguaggio informale, semplice e chiaro, ha scritto un libro divertente e scorrevole. Ho finito di leggerlo in una sola serata. Non scherzo. Quando l' ho terminato, da un lato, ero amareggiata perché non volevo che finisse, almeno non così presto, dall' altro, ero felice che il finale fosse tenero e dolce e che avesse un lieto fine con la "L" maiuscola. L' aspetto che forse ho apprezzato maggiormente è stato il cambiamento della nostra protagonista di fronte agli eventi.
 Da personaggio prevalentemente passivo e paziente all' interno della coppia, acquista un po' di 
sicurezza in sé stessa e affronta per la prima volta la realtà. Sfida la vita, il destino, ogni ostacolo. Segue il cuore e non la testa, nonostante i rischi e le conseguenze. Si indirizza verso ciò che la rende felice. Dal punto di vista strutturale, Mia, è la voce narrante del romanzo. Solo negli ultimi capitoli sarà un uomo a parlare, questi sono semplicemente numerati. Ovviamente ciò che mi ha portato ad amare subito la trama e a incuriosirmi è stato inevitabilmente questo scambio di ruoli, secondo cui non è detto che sia il bad boy a primeggiare,tuttavia penso che sia eccessivamente dettagliata nelle descrizioni.
Consiglio questo libro a tutte le inguardabili romantiche, a chi crede nel vero amore.

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 A presto Ca.

"E quando ti rendi conto che la voglia di sentirsi supera di gran lunga la razionalità e le facoltà mentali, allora vuol dire che il cuore ha vinto sulla mente. E ci conviene solamente seguirlo. Perché nulla ci farà cambiare idea"


"C'è qualcosa di diverso questa sera tra noi. Non c'è più quella voglia di divertirsi come se non avessimo un domani, ma c'è quella voglia di sentirsi. Sentirsi fino in fondo. Di far parlare le nostre emozioni. Di capire quali sono le reali intenzioni che abbiamo. E lo capisco mentre mi perdo nel mare dei suoi occhi"

《Mi basta questo della vita 》mormorò mentre mi sfiora il viso con delicati baci.《Sarebbe?》

《Mi basti tu》ammetto prendendogli il viso per guardarlo negli occhi.

"Non può fare a meno di sorridermi e questa diventa senz'altro la notte più emozionante della mia vita".

"La vacanza a Londra mi ha cambiata. Mi ha fatta crescere. Mi ha dato modo di capire e lavorare sui miei atteggiamenti da ragazzina sconsiderata e di diventare donna".
Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 241 e
Prezzo : 2,99 € e 8.99 €
Voto : 8



mercoledì 13 settembre 2017

Recensione : "L' insana improvvisazione di Elia Vettorel" di Anemone Ledger.




Trama :

Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso.
La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?


 Fu la prima volta che sentii attorno a me un autentico amore materno. Mi stringeva, mi avvolgeva, la mia anima da bambino sarebbe voluta restare per sempre tra quelle braccia e quel corpo così amorevoli.  Aurora Vettorel s' incammino con passo elegante per le stradine di Firenze con il bambino in braccio, tutto infagottato per il freddo.    
             
Analisi e commento :  
                                                                                  
Vorrei iniziare a recensire "L' insana improvvisazione di Elia Vettorel" facendo una premessa : Io non amo l' horror come genere letterario anzi tutt'altro e beh invece questa giovane autrice, è riuscita a coinvolgermi talmente tanto attraverso le sue pagine, e spesso le proprie parole mentre leggevo, mi rieccheggiavano nella testa. Gli intrecci narrativi che ha voluto creare all' interno di questa fiaba nera mi hanno sconvolta. Le vicende sono molteplici e alternano presente, passato e futuro. I disturbi della mente umana e fino a dove essa può spingersi dominano la storia. La follia regna sovrana. Suspense e mistero ti catapultano in una sorta di altra dimensione, sei letteralmente ipnotizzato mentre leggi in attesa di capirci qualcosa, le ipotesi si fanno strada nel tuo cervello ma rimangono tali. L' infanzia di Elia così tormentata dovuta alla sua permanenza in orfanotrofio, porta con sé negli successivi anni delle conseguenze sanguinose. "L insana improvvisazione di Elia Vettorel" è un libro che definirei dinamico. La divisioni in più parti narrative permettono di non annoiare mai, I frequenti cambi di contesto nello spazio e nel tempo a cui viene sottoposta la fiaba, a volte, fanno girare la testa sebbene siano funzionali a far incrementare la curiosità del lettore. La dinamicità di questo romanzo è data anche dal fatto che esso sia suddiviso egregiamente  in base a quali episodi vengono narrati e a quali personaggi sono coinvolti all' interno di essi. Da un lato abbiamo l' Elia bambino in orfanotrofio che racconta quanto accade tra quelle mura, dall' altro viene raccontata la storia della sua madre biologica ed infine vi sono delle conversazioni tra Elia ed uno psicologo. È stato davvero difficile provare a comprendere i vari collegamenti tra i gli eventi macabri e piuttosto enigmatici che animano il libro. È un romanzo che deve essere letto con la giusta attenzione e la merita davvero. Mi ha sorpresa e non posso far altro se non che consigliarvi di leggerlo perché la psicologia dei personaggi è stata costruita alla perfezione, questi sono infatti a tutto tondo.
Poi, l' idea di creare un personaggio immaginario che fosse al fianco di Elia, pronto a colmare le sue insicurezze e la sua solitudine ma decisamente meno i suoi disturbi mentali nati da queste, credo che sia stata fenomenale e penso che abbia arricchito la fiaba nel suo complesso. L' autrice ha dimostrato di essere molto fantasiosa e altrettanto brillante per essere stata in grado di inventare una storia e una trama così complesse e assolutamente poco scontate. Da studentessa di Scienze Umane, quale sono, non potevo non farmi affascinare dal libro in questione. Analizza molto bene un possibile disagio di  un individuo, dovuto in tal caso, alla mancanza  di genitori o di altre figure di riferimento che manifestino amore e protezione nei confronti di un bambino.
E' incredibile quanto un complesso, qualsiasi esso sia, riesca a condizionare la vita di un uomo e come a volte, egli permetta ad esso di sovrastarlo.

               

      
 La donna seduta al centro mi guardò aveva occhi neri come la pece. 
Chiesi a mamma della colla e dei pennarelli  ed un quaderno nuovo e ci disegnai su la mia vera famiglia felice, rappresentando Finn perfettamente.  
La memoria è un mostro : tu dimentichi essa no. Archivia le cose,ecco tutto. Le conserva per te o te le nasonde e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà. Credi di avere una memoria. Ma è la memoria che ha te.John Irving.

Anno di pubblicazione : 2017
Pagine : 204
Prezzo cartaceo : 15 €
Prezzo digitale : 3,99 €
Voto : 10



 A presto Ca.



 

 

 

 

 



                             
     
 

giovedì 31 agosto 2017

Recensione : " Un' estate di noi " di Valentina Bindi






 "Il viaggio prosegue nel silenzio, tra poco l' alba sarà nel cielo e ci regalerà colori mai visti prima, olori che solo viaggiando puoi vedere".

Trama :
Emilia è una diciassettenne bolognese alle prese con l'inizio di una vacanza on the road in Spagna. Alice e Michele sono i suoi migliori amici con cui intraprenderà l'avventura adolescenziale. Emilia ha un carattere difficile ed è molto testarda. Michele è il classico ragazzo che tutte vogliono, bello e buono, sarà lui a guidarle essendo l'unico maggiorenne. Alice è quella più matura di loro, l'ago della bilancia che però deve combattere con un segreto. Ma quando tre amici si ritrovano da soli, lontano da tutti e tutto, che cosa può succedere? Amore, litigi, passione, eros e molte altre situazioni che coinvolgeranno i protagonisti in una spirale senza tempo di sentimenti e avventura. La vacanza che tutti sognano all'insegna della libertà. Questa prima esperienza porterà Emilia alla scoperta di una nuova vita, fatta di amore e incertezze; i suoi migliori amici le ruberanno quanto di più prezioso ha: il cuore. Dovrà decidere se cedere alla natura umana. E non è dato sapere come si cede. L’inizio di un’avventura senza precedenti è ciò che caratterizza questo romanzo giovane, dandone a voi il piacere dell'interpretazione.

Analisi e commento :
Un'estate di noi rappresenta a pieno la spensieratezza adolescenziale e la  crisi di identità che si può vive in quel momento. La mano di Valentina Bindi lo descrive attraverso viaggi on the road in Spagna, le cui destinazioni vengono scelte giorno per giorno, improvvisando.
Emilia, la protagonista, è una ragazza esuberante e allegra così come la sua migliore amica, Alice.
Invece Michele l' unico ragazzo del gruppo, risulta molto ragiovenole e responsabile rispetto a loro, almeno inizialmmente. Di solito è molto dolce e generoso. La catteristica comune a tutti e tre è quella dell' emotività e del  lasciarsi prendere troppo dalle situazioni in cui sono coinvolti senza neanche rendersene conto. Mi è piaciuto il modo in cui sono state trattatte le insicurezze dei personaggi, le loro emozioni ma non ho apprezzato il fatto che i momenti di intimità siano stati troppi e identici l' uno all' altro, non mi hanno affatto trasportato.
Dal punto di vista strutturale, la divisione dei capitoli in base a quale persona fosse a parlare è una delle migliori modalità per analizzare con attenzione le caratteristiche e i sentimenti dei personaggi presi in considerazione, in maniera singolare.
Ho provato empatia verso Michele perchè ha bisogno del suo spazio, di stare da solo per un pò per riflettere, necessita di isolarsi dal mondo quando si sente ferito, per poi tornare alla realtà e in questo suo atteggiamento mi rispecchia tanto a livello caratteriale. Per quanto riguarda l' invenzione dei personaggi di Valentina Bindi, mi riferisco a quelli dei  libri che ho avuto modo di leggere dell' autrice, sono molto simili tra loro : una ragazza e un ragazzo che sono innamorati della stessa donna. Seppure le storie narrate siano diverse, hanno tanti punti in comune che purtroppo hanno sminuto questa storia rispetto alla precedente,  lettura sicuramente più coinvolgente e toccante. Tuttavia, "Un estate di noi" è  molto più scorrevole e l' ho letto  con maggior velocità, nonostante fosse composto da parecchie pagine.
 Le descrizioni come sempre sono il punto di forza di questa giovane e promettente scrittrice.
Consiglio questa lettura a chi cerca leggerezza e divertimento e contemporaneamente smarrimento e dubbio.
In particolare ad un pubblico di adolescenti a cui è palesemente indirizzato il romanzo.

Anno di pubbblicazione : 2017.
Pagine :
305 ( cartacea )
367 ( versione digitale ) 
Prezzo 15 €  e 1, 99 €
Voto : 7 +

" Michele è esaltato e quasi scende a macchina in corsa. Alice posteggia dalla parte opposta della zona costeggiata dal mare e scendiamo di fronte a uno spiazzale che porta al faro, il cielo è velato ed appena scese un' aria dal profumo salmastro  ci invadde le narici. Respiro a pieni polmoni.
 Da quanto tempo non sento l' odore del mare e qui è bellissimo...l' aria è già piacevole e calda, il mare è calmo e sembra stupendo ".

"Emilia è pensierosa e Alice si è allontanata andando a sedersi tra gli scogli, con la testa tra le mani e uno sguardo perso nel vuoto".

"Quassù è tutta un' altra cosa, sembra di essere in un mondo lontano. Lo so che non ha molto senso ma il mio cuore è catturato dalla vista di  Malaga, che personalmente ho sempre amato. Il mare in lontananza mi fa venire la nostalgia delle estati, quando da piccolo viaggiavo con i miei genitori verso la Liguria e stavamo per almeno un mese in qualche casa arrocata da dove si sorgeva l' infinito blu. Talvolta mi manca essere bambino e giocare con i soldatini, in effetti soprattutto quello".

"Siamo di nuovo noi tre, come sempre, contro tutto e tutti".

"Se si potessero tatuare dei profumi, vorrei il suo su tutto il mio corpo fino a ricoprirlo".

"Io ho paura di me stessa e dei miei sentimenti  [....]

A PRESTO CA.








mercoledì 2 agosto 2017

Recensione : “ L'epoca della lavanda in fiore” di Valentina Bindi.



Trama :
Ellie è una donna di trentatré anni appena trasferitasi a Parigi, ma è originaria di Boston decidendo però di lasciarla nel 2014, circa due anni prima per cause non dipendenti dalla sua volontà. Aveva perso ogni cosa, aveva perso la famiglia e soprattutto la voglia di vivere, decide così di andarsene e ricominciare una vita nuova lontano da tutto e tutti, lontano dai quei luoghi che le hanno distrutto il cuore e che tutt'ora le fanno un male indescrivibile. A Boston era moglie di John e madre di una bellissima bambina di nome Lily di cinque anni, aveva davanti a lei gli anni migliori della giovinezza e li ha vissuti serenamente fino al compimento dei suoi trentuno anni quando è finita ogni cosa, quando l’incidente le ha portato via il suo mondo, la sua realtà e ha creato solo oscurità dentro di lei, così ricordando quello che le raccontava la nonna Colette di origini francesi decide di fare le valigie e andare per qualche tempo a Parigi.
Proprio a Parigi viene assunta da Gilbert un ristoratore poco più piccolo di lei, comincerà una nuova vita, scoprendo luoghi e persone fantastiche fino a quando farà conoscenza di una bottega molto particolare con una proprietaria stravagante di nome Reneè. Grazie all’amicizia che sboccerà tra le due e con l’aiuto di Gilbert, Ellie proverà a cambiare ed a ritornare lentamente alla vita normale, la sua passione di fotografa sarà alimentata dall'incoraggiamento della giovane Reneè, che tra aromi di caffè molto particolari e una gita nei campi di lavanda, lascerà il suo eccentrico e ipnotico sorriso nel cuore di tutti.
È sostanzialmente una storia di amicizia che scopre il profondo e tormentato abisso del dolore della perdita, viaggiando per le idilliache piantagioni di lavanda e per la Provenza, Ellie scoprirà un legame e un dolore che affligge Reneè cambiando completamente il suo mondo, ancora una volta si ritroverà a doversi confrontare con qualcosa di molto più grande di lei, con un male incurabile e con la consapevolezza e la paura costante di perdere un’altra persona con cui aveva stretto forse la più importante delle amicizie che possano esistere al mondo.
Scorci come quelli dell’affascinante Francia accompagneranno la protagonista dando vita ai colori e i sapori di quei luoghi magici e inconfutabilmente unici. 
Questo romanzo non chiede di più, vuole solo far capire come il dolore della perdita, della morte e della difficoltà ad andare avanti possano essere superati grazie all'unione che non deve per forza essere l’amore, ma di come in realtà l’amicizia sia quella spinta e quell'aiuto che riesce a far superare il più terribile dei mali.
Ciao ragazzi, sono tornata con una nuova recensione, oggi vi parlerò del libro :
“L’ epoca della lavanda in fiore”.
 Ringrazio moltissimo Valentina Bindi per avermi fatto leggere uno dei suoi tanti libri.
Dunque da dove posso cominciare…

Partendo dagli aspetti positivi posso dire che,questo romanzo è ambientato in una città che mi piace molto e tal particolare mi ha subito incuriosito tanto che ho voluto leggerlo. Ho amato l’ atmosfera che l’ autrice è riuscita a creare in certe occasioni pacifica e tranquilla in altre completamente l'opposto. La scorsa notte quando l’ho finito mi mancava l’ aria, mi mancavano i suoi  personaggi, le emozioni che ho provato attraverso di essi. Non mi aspettavo che uno romanzo rosa potesse avere così tanti colpi di scena e il finale mi ha davvero commossa. 
Attimi di gioia si contrappongono a momenti di smarrimento, tristezza e malessere. Le illusioni si porranno di fronte alla nostra protagonista che fugge appunto da un passato turbolento, ma in realtà trasferendosi a Parigi, questo vi sarà ancora più vicino. Renèè le ricorda costantemente ciò che è stata e chi un tempo faceva parte di sé, del suo mondo, sua figlia Lyly, però contemporaneamente sembra alleviare il suo dolore. Reneè sempre con il sorriso sulle labbra e Ellie decisamente meno , tuttavia, in fondo, entrambe anche se reagiscono in maniera diversa, hanno più cose in comune di quanto possa sembrare in  apparenza. Gilbert, Dion, fratello di Reneè,ma soprattutto quest'ultima porteranno nella vita di Ellie un’ ondata di freschezza e al contempo una dose di lacrime infinita in aggiunta a quelle già versate. Le persone che la circondano le  faranno cambiare il modo di vedere le cose. Ellie rinascerà.
Per quel che riguarda ciò che non mi è piaciuto è stata la narrazione, l’ho trovata eccessivamente lenta ma fortunatamente a metà libro si è aperto un varco e da quel momento il romanzo scorreva ed era fluido. Le descrizioni erano bellissime fin da principio  ma  alcune volte risultavano ripetitive, nonostante mi abbiano fatto impazzire alcuni piccoli dettagli che Valentina Bindi ha utilizzato per arricchire ogni pagina per mezzo di sentimenti, paesaggi mozzafiato, aromi, odori e profumi, musica e naturalmente non poteva mancare qualche libro di Proust e Roth.
Se vi incuriosiscono le storie struggenti e intense questo è il romanzo che fa per voi. Lo consiglio a chi ha voglia di leggere una storia che non sia banale, che sia piena di significato e ricca d' amore ed emozioni , che insegni a vivere meglio ogni giorno perché non tutti hanno avuto o avranno la possibilità di farlo a lungo. Vi invito a perdervi tra le pagine di questo libro che riesce sempre a tener viva la speranza di ricominciare malgrado il tanto dolore provato, che fa riflettere.
Biografia : 
Valentina Bindi coltiva la passione da quando era molto piccola, si inventava e raccontava storie di tutti i tipi passando a racconti scritti brevi e storie lunghe che leggeva ai familiari. Ha sempre scritto, è stata ed è la sua più grande passione e benché fosse piccola era già attratta da quel mondo. In seguito ha iniziato a comprare agende e a riempirle di frasi e qualsiasi cosa che le venisse in mente. Il suo romanzo Quando L’Amore Fa Male è giunto in finale al concorso “ilmioesordio2015”, ricevendo molte attenzioni. Ha pubblicato ad Aprile 2016 con la CE 96, rue de-La-Fontaine edizioni le poesie e a Maggio 2016 il romanzo "Stesa sulla paglia umida dell'amore" con la C.E. Eve Edizioni. Nel 2016 è arrivata di nuovo finalista al concorso "ilmioesordio2016" con ben tre romanzi (Il Profumo Della Passione, Quando L'Amore Fa Male e Le Parole Che Sussurrano Le Stelle) e una raccolta di poesie (Cosa Ascolti Nell'Aria?). Ha ricevuto molte attenzioni sui vari blog, a qualche radio (Radio Selfie e Radio Subasio) e ha ricevuto molte recensioni per i singoli romanzi.

Anno di pubblicazione : 2016.
Pagine : 161 (cartaceo) 227 (digitale).
Prezzo :14 € (cartaceo) e  1,99 € (digitale).
Voto : 7.5

Il profumo di caffè mi inebriò, era davvero intenso e persistente, le pareti, la tappezeria ne erano impregnati [...]  
Poco dopo la porta in legno si aprì ed entro una ragazza, il cuore si fermò per un istante, il suo volto non era affatto nuovo nella mia mente, era come aver visto un fantasma del passato [...]
Mi chiedevo se dietro i suoi sorrisi si nascondesse qualcosa di molto triste [...]
"Troviamo di tutto nella nostra memoria, è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga ora su un calmante, ora su un veleno pericoloso".
Venne molto bella e per un momento mi ricordò l' espressione che di solito aveva Lily quando la fotografavo; i suoi occhi verdi risplendevano al sole e i capelli ondeggiavano ad un soffio di vento...Li portava sciolti e lunghi, raccolti dietro le orecchie mostrando così piccoli orecchini in perle; la sciarpa le copriva le labbra e il cappotto nero le donava un aspetto elegante e sofisticato. In un istante ero riuscita a catturare tutto questo in una fotografia [...]





giovedì 27 luglio 2017

Recensione : "Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore" di Susanna Casciani.




Per Anna da Anna


Resta viva.

Non accontentarti.

Porta i tuoi occhi a fare una passeggiata, appena puoi.

Non rinunciare ai tramonti, alla speranza.

Accetta la sofferenza. Accetta la felicità. Accetta la forza che a volte ti pervade.
Non lasciarti schiacciare da quello che è stato, da quello che non hai. Non farti portar via la gentilezza, la curiosità, la fantasia.
Continua a saltare nelle pozzanghere, se ti va.
Cambia pettinatura, cambia pelle. Cambia modo di vestirti e di truccarti, cambia abitudini, amicizie, luoghi e sogni.
Cambia spesso ma lotta fino alla fine per non perderti.
Abbi cura di te, soprattutto quando tornerai ad amare.
Abbi cura del modo in cui guardi gli altri.
Abbi cura del tuo amore, soprattutto adesso. Soprattutto quando non saprai a chi donarlo. Non gettarlo. Non sprecarlo. Tienilo da parte, ti servirà.
Piangi pure; piangi quando vuoi. Ricordati di farlo, ogni tanto.
Ricorda che la cura se davvero ne esiste una, sono le persone.
Non dimenticarti di loro. Delle loro mani. Dei loro guai.
Delle loro storie piccole ma g.andiose.
Non precluderti niente solo perché potrebbe distruggerti. Non sparire.
Resta, goditi lo spettacolo.
Resta coraggiosa.
Resta dolce.
Testa alta cuore in mano.

Trama :
 Un ragazzo e una ragazza che si amano. Poi qualcosa di rompe, è lui la lascia. Lei decide di reagire iniziando a tenere un diario segreto, il solo modo che le testa per continuare a parlare con lui...Nel raccontare la storia d'amore di Anna e Tommaso, Susanna Casciani racconta la storia di chiunque abbia mai vissuto  (e perso) un grande amore. Lo fa con la grazia e la profondità che abbiamo imparato ad amare sulla sua pagina Facebook,  con parole capaci di farci sentire, sentire tutto, anche il male. È di farci tornare a sorridere sempre.
Analisi e commento :
Susanna Casciani mi ha conquistata fin da subito.,dal titolo, dalla copertina, dalla trama.
Non conoscevo l' autrice né la sua pagina però ne avevo sentito parlare positivamente, anche se ho notato che le opinioni risultano contrastanti. O la si ama o lo si odia. A pelle ho sentito che questo romanzo potesse nascondere sensazioni profonde davvero e che non fosse solo un' impressione.
Per quanto io non abbia ancora vissuto un amore così, sono riuscita a proiettarmi nel  mio futuro e ad immaginare  come sarebbe stato, come avrei reagito in quella situazione dopo la fine di una relazione durata molti anni. Ho ammirato e sostenuto la forza e la tenacia che Anna, la nostra protagonista, dimostra di avere con il  passare del tempo.
Ho amato la lenta e intensa analisi a cui si sottopone prima di poter finalmente uscire da un tunnel che sembrava non avere uscita, con la consapevolezza di essere cambiata e aver trovato al di là della sua relazione conclusa, delle persone e degli interessi che la possano rendere  felice.  È certa di essere riuscita pian piano a superare la separazione da quello che credeva essere il suo lui, l'uomo della sua vita.
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice e il fatto che abbia deciso di utilizzare pagine e pagine di diario per raccontare la storia. La sua capacità di farti emozionare parola dopo parola.
"Meglio soffrire che mettere un un ripostiglio il cuore" è pura poesia.
 Susanna Casciani ha un potere di pochi, quello di entrare nel cuore delle persone e di trasmettere tramite carta e panna insegnamenti di vita davvero forti.
La sua mano risulta leggera eppure gli argomenti che decide di trattare non lo sono.
Questo romanzo è una marea di opposti che insieme funzionano perfettamente.
È sarcastico e al tempo stesso delicato e i suoi personaggi estremamente lunatici. Prima stanno male, poi bene, e poi di nuovo male, ed infine ci sarà chi rimarrà un eterno indeciso e chi prenderà posizione. 
 Mi è dispiaciuto un po' che non ci fosse  un quadro abbastanza definito degli altri componenti del libro dovuto probabilmente alla scelta di usare per la maggior parte del tempo solo epistole.   
Non vi aspettate il classico lieto fine.

Anno di pubblicazione  : 2016.
Prezzo cartaceo : 15€.
Prezzo tascabile : 11€
Prezzo ebook : 6,99€.
Pagine : 180.
Voto : 9.5/10
Ca.
A presto con una nuova recensione se vi è piaciuta lasciate un segno.

Recensione “Diario di uno sconosciuto” di Danilo de Rossi

Sinossi:  Diario di uno sconosciuto è una raccolta di poesie, pensieri e dialoghi immaginari che hanno come protagonista un ragazzo di 20 an...