Trama :
Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso.
La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?
Fu la prima volta che sentii attorno a me un autentico amore materno. Mi stringeva, mi avvolgeva, la mia anima da bambino sarebbe voluta restare per sempre tra quelle braccia e quel corpo così amorevoli. Aurora Vettorel s' incammino con passo elegante per le stradine di Firenze con il bambino in braccio, tutto infagottato per il freddo.
Analisi e commento :
Vorrei iniziare a recensire "L' insana improvvisazione di Elia Vettorel" facendo una premessa : Io non amo l' horror come genere letterario anzi tutt'altro e beh invece questa giovane autrice, è riuscita a coinvolgermi talmente tanto attraverso le sue pagine, e spesso le proprie parole mentre leggevo, mi rieccheggiavano nella testa. Gli intrecci narrativi che ha voluto creare all' interno di questa fiaba nera mi hanno sconvolta. Le vicende sono molteplici e alternano presente, passato e futuro. I disturbi della mente umana e fino a dove essa può spingersi dominano la storia. La follia regna sovrana. Suspense e mistero ti catapultano in una sorta di altra dimensione, sei letteralmente ipnotizzato mentre leggi in attesa di capirci qualcosa, le ipotesi si fanno strada nel tuo cervello ma rimangono tali. L' infanzia di Elia così tormentata dovuta alla sua permanenza in orfanotrofio, porta con sé negli successivi anni delle conseguenze sanguinose. "L insana improvvisazione di Elia Vettorel" è un libro che definirei dinamico. La divisioni in più parti narrative permettono di non annoiare mai, I frequenti cambi di contesto nello spazio e nel tempo a cui viene sottoposta la fiaba, a volte, fanno girare la testa sebbene siano funzionali a far incrementare la curiosità del lettore. La dinamicità di questo romanzo è data anche dal fatto che esso sia suddiviso egregiamente in base a quali episodi vengono narrati e a quali personaggi sono coinvolti all' interno di essi. Da un lato abbiamo l' Elia bambino in orfanotrofio che racconta quanto accade tra quelle mura, dall' altro viene raccontata la storia della sua madre biologica ed infine vi sono delle conversazioni tra Elia ed uno psicologo. È stato davvero difficile provare a comprendere i vari collegamenti tra i gli eventi macabri e piuttosto enigmatici che animano il libro. È un romanzo che deve essere letto con la giusta attenzione e la merita davvero. Mi ha sorpresa e non posso far altro se non che consigliarvi di leggerlo perché la psicologia dei personaggi è stata costruita alla perfezione, questi sono infatti a tutto tondo.
Poi, l' idea di creare un personaggio immaginario che fosse al fianco di Elia, pronto a colmare le sue insicurezze e la sua solitudine ma decisamente meno i suoi disturbi mentali nati da queste, credo che sia stata fenomenale e penso che abbia arricchito la fiaba nel suo complesso. L' autrice ha dimostrato di essere molto fantasiosa e altrettanto brillante per essere stata in grado di inventare una storia e una trama così complesse e assolutamente poco scontate. Da studentessa di Scienze Umane, quale sono, non potevo non farmi affascinare dal libro in questione. Analizza molto bene un possibile disagio di un individuo, dovuto in tal caso, alla mancanza di genitori o di altre figure di riferimento che manifestino amore e protezione nei confronti di un bambino.
E' incredibile quanto un complesso, qualsiasi esso sia, riesca a condizionare la vita di un uomo e come a volte, egli permetta ad esso di sovrastarlo.
La donna seduta al centro mi guardò aveva occhi neri come la pece.
Chiesi a mamma della colla e dei pennarelli ed un quaderno nuovo e ci disegnai su la mia vera famiglia felice, rappresentando Finn perfettamente.
La memoria è un mostro : tu dimentichi essa no. Archivia le cose,ecco tutto. Le conserva per te o te le nasonde e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà. Credi di avere una memoria. Ma è la memoria che ha te.John Irving.
Anno di pubblicazione : 2017
Pagine : 204
Prezzo cartaceo : 15 €
Prezzo digitale : 3,99 €
Voto : 10
La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?
Fu la prima volta che sentii attorno a me un autentico amore materno. Mi stringeva, mi avvolgeva, la mia anima da bambino sarebbe voluta restare per sempre tra quelle braccia e quel corpo così amorevoli. Aurora Vettorel s' incammino con passo elegante per le stradine di Firenze con il bambino in braccio, tutto infagottato per il freddo.
Analisi e commento :
Vorrei iniziare a recensire "L' insana improvvisazione di Elia Vettorel" facendo una premessa : Io non amo l' horror come genere letterario anzi tutt'altro e beh invece questa giovane autrice, è riuscita a coinvolgermi talmente tanto attraverso le sue pagine, e spesso le proprie parole mentre leggevo, mi rieccheggiavano nella testa. Gli intrecci narrativi che ha voluto creare all' interno di questa fiaba nera mi hanno sconvolta. Le vicende sono molteplici e alternano presente, passato e futuro. I disturbi della mente umana e fino a dove essa può spingersi dominano la storia. La follia regna sovrana. Suspense e mistero ti catapultano in una sorta di altra dimensione, sei letteralmente ipnotizzato mentre leggi in attesa di capirci qualcosa, le ipotesi si fanno strada nel tuo cervello ma rimangono tali. L' infanzia di Elia così tormentata dovuta alla sua permanenza in orfanotrofio, porta con sé negli successivi anni delle conseguenze sanguinose. "L insana improvvisazione di Elia Vettorel" è un libro che definirei dinamico. La divisioni in più parti narrative permettono di non annoiare mai, I frequenti cambi di contesto nello spazio e nel tempo a cui viene sottoposta la fiaba, a volte, fanno girare la testa sebbene siano funzionali a far incrementare la curiosità del lettore. La dinamicità di questo romanzo è data anche dal fatto che esso sia suddiviso egregiamente in base a quali episodi vengono narrati e a quali personaggi sono coinvolti all' interno di essi. Da un lato abbiamo l' Elia bambino in orfanotrofio che racconta quanto accade tra quelle mura, dall' altro viene raccontata la storia della sua madre biologica ed infine vi sono delle conversazioni tra Elia ed uno psicologo. È stato davvero difficile provare a comprendere i vari collegamenti tra i gli eventi macabri e piuttosto enigmatici che animano il libro. È un romanzo che deve essere letto con la giusta attenzione e la merita davvero. Mi ha sorpresa e non posso far altro se non che consigliarvi di leggerlo perché la psicologia dei personaggi è stata costruita alla perfezione, questi sono infatti a tutto tondo.
Poi, l' idea di creare un personaggio immaginario che fosse al fianco di Elia, pronto a colmare le sue insicurezze e la sua solitudine ma decisamente meno i suoi disturbi mentali nati da queste, credo che sia stata fenomenale e penso che abbia arricchito la fiaba nel suo complesso. L' autrice ha dimostrato di essere molto fantasiosa e altrettanto brillante per essere stata in grado di inventare una storia e una trama così complesse e assolutamente poco scontate. Da studentessa di Scienze Umane, quale sono, non potevo non farmi affascinare dal libro in questione. Analizza molto bene un possibile disagio di un individuo, dovuto in tal caso, alla mancanza di genitori o di altre figure di riferimento che manifestino amore e protezione nei confronti di un bambino.
E' incredibile quanto un complesso, qualsiasi esso sia, riesca a condizionare la vita di un uomo e come a volte, egli permetta ad esso di sovrastarlo.
La donna seduta al centro mi guardò aveva occhi neri come la pece.
Chiesi a mamma della colla e dei pennarelli ed un quaderno nuovo e ci disegnai su la mia vera famiglia felice, rappresentando Finn perfettamente.
La memoria è un mostro : tu dimentichi essa no. Archivia le cose,ecco tutto. Le conserva per te o te le nasonde e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà. Credi di avere una memoria. Ma è la memoria che ha te.John Irving.
Anno di pubblicazione : 2017
Pagine : 204
Prezzo cartaceo : 15 €
Prezzo digitale : 3,99 €
Voto : 10
A presto Ca.
Ciao ci siamo iscritte al tuo blog, se ti va ricambia!
RispondiEliminaUn bacio e complimenti, bellissima recensione!
https://abigloveforbooks.blogspot.it/
Grazie mille! Certo,corro a ricambiare 😘
RispondiEliminaGreat post!
RispondiEliminaYou have a nice blog!
Would you like to follow each other? (f4f) Let me know on my blog with a comment! ;oD
Have a great day!
xoxo Jacqueline
www.hokis1981.com