martedì 4 luglio 2017

Recensione : "Il passo in più" di Francesco Pierucci



Ciao lettori, oggi sono qui  con le dita incollate ancora un volta sui tasti del mio laptop per recensire un nuovo romanzo. Ci tengo a ringraziare l' autore Francesco Pierucci per aver scelto me e il mio blog tra tanti e per avermi fatto conoscere un libro davvero unico.

Trama :
Dopo il successo del suo primo romanzo "Il passo in più", uno scrittore non riesce più a ritrovare l'ispirazione. Decide così di partire per un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard in cerca della creatività perduta. Durante il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una pescivendola napoletana senza scrupoli. Tra fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista vivrà un'avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che sarà difficile dimenticare.
Per conoscere l' autore :
Nato a Napoli nel 1989, Francesco Pierucci vive a Milano dove lavora come copywriter freelance. Grande appassionato di cinema, ha rappresentato l' Italia nella giuria internazionale del Festival di Venezia. Dopo aver collaborato a diverse antologie, ha pubblicato Dieci piccoli passi ( La Gru. 2011)
Il passo in più è il suo primo romanzo.
Analisi e commento :
Il passo in più...non avrei saputo trovare un titolo migliore per questo romanzo davvero geniale e sorprendente in ogni sua parte. Vorrei iniziare cominciando ad evidenziare il significato che si nasconde dietro questa intestazione o per meglio dire come io l' ho interpretato. Ancor prima di sapere di quali argomenti trattasse il libro, la scelta del titolo mi ha incuriosito particolarmente ed è così che l' ho compresa :

Azzardare, rischiare, vivere senza preoccuparsi delle conseguenze delle  proprie azioni, essere ambiziosi e impulsivi.

Invoglia sicuramente a vivere una vita priva di rimpianti.

Vi sono delle riflessioni partendo dal passo in più stesso che ho amato, soprattutto quelle trattate nell' incipit, davvero brillanti.

"Come si sta ?
Raccontamelo. Sobbarcati tutte le responsabilità, anche quelle che non ti appartengono e lascia che  il loro peso insostenibile ti renda più forte. Non ti autocommiserare. Agisci seguendo il cuore, oppure la mente,
ma agisci, per Dio. Liberami dai ricordi angusti. Offuscami la memoria. Amputa le mie futili insicurezze. Scarnifica le mie più recondite pulsioni dall' epidermide".

"Gioca con la vita prima che la realtà possa perdere il sopravvento. Concediti il mescalinico lusso di credere che un giorno tutto si risolverà. Respira quanto basta per percepire il fiato freddo della morte e poi lascia che i polmoni si ubriachino di ossigeno".

"Impara dagli altri ma soprattutto da te stesso".
Affronta l' inaffrontabile. Vivi l' invivibile, credi all' incredibile".

"Non ti limitare a riflettere sulla vita , ma trovane un senso e fallo tuo".

L' autore parla ad un ipotetico lettore che è alle prese con il suo libro ma in realtà è come se interloquisse con se stesso, intrattenesse una conversazione con
 la propria coscienza e si autoconvincesse di ciò che afferma. 
Mi sono piaciuti molto i brevi racconti che compongono il romanzo, ricchi di
 un' originalità fuori dal comune, piccole bozze preziose per la nascita di un nuovo libro. Ho apprezzato molto la tecnica del racconto nel racconto che è una tra le tecniche letterarie che prediligo. Lo scrittore protagonista intraprende un viaggio on the road  solo e poi in compagnia  di colui che diventerà suo fedele compagno di avventure Charlie,
lo sceneggiatore,sopracitato poco tempo fa nella trama. Al contempo utilizza delle parentesi nel romanzo stesso; inizia così a dar vita ai personaggi dei suoi schizzi. Ogni storia narrata, in tutto una serie di quattro racconti, che funge da cornice; lascia il segno.
 Per un' amante della filosofia quale sono, non poteva non piacermi
 il terzo racconto del libro dal titolo " Woodstoic" che contrappone lo stoicismo all' epicureismo. Mi sono molto divertita leggendolo così come ho amato gli altri, ad esempio "Vita da Clown" per una componente psicologica non indifferente che li accomuna. Inoltre, credo che sia stata fenomenale l' idea di far comparire in sogno alcuni scrittori famosi con tanto di caratterizzazione di ognuno di loro, spesso buffa e bizzarra finalizzata a non far perdere la speranza  di ritrovare
 l' ispirazione in relazione allo scrittore "personaggio" colpito da questo blocco creativo e ancor di più l' ho  considerata
un' ottima strategia intrattenitiva, non può essere altrimenti. Per non parlare della suddivisione dei temi affrontati, che ho riscontrato essere sistematica e ben organizzata così come mi sento di elogiare la sintassi e la selezione impeccabile delle parole da usare in una determinata circostanza  piuttosto che in un altra. Complimenti anche per la scelta copertina la quale, simboleggia in modo esemplare
 il tema centrale : la scrittura.
Infatti una macchina da scrivere sarà proprio l' oggetto che accompagnerà lo scrittore nel suo continuo vagabondare.
Un altro aspetto interessante sarà lo spazio dedicato agli interessi dell'autore, in tal caso il cinema, passione che ha voluto condividere con ogni lettore.
Il passo in più mi ha fatto ridere, piangere, arrabbiare, riflettere e sognare. Ho provato veramente un miliardo di emozioni. Sono riuscita a immedesimarmi nelle parole di Francesco Pierucci in maniera incredibile.
Nella vita sono proprio quei piccoli passi in avanti che permettono a noi esseri umani di metterci in gioco, di arricchirci. Nel bene e nel male l' importante è agire, sapere di aver fatto del proprio meglio per cambiare le cose, per migliorarle o per non cambiarle affatto perché sono perfette così come sono, secondo il nostro punto di vista.
Consiglio questa lettura a chiunque ma in particolare modo a chi sta vivendo un periodo incerto della propria vita e ha bisogno del giusto incentivo per potercela fare. 

Anno di pubblicazione : 2017.
Pagine : 219.
Prezzo : 16€ (disponibile solo cartaceo).
Voto : 10/10

Se questa recensione vi è piaciuta lasciate un +1 e diventate lettori fissi del mio blog. Potete farlo sia tramite e-mail che con un profilo google + ne sarei davvero felice.



Nessun commento:

Posta un commento

Recensione di "Se potessi essere infinito" di Kempes Astolfi.

Trama :  Arriva un momento in cui hai bisogno di qualcosa che ti cambi ma non lo sai. Arriva un momento in cui hai bisogno di leggere, ascol...